Fico d’India, il frutto siciliano: Storia, proprietà ed utilizzo in cucina

Fico d’India, il frutto siciliano: Storia, proprietà ed utilizzo in cucina

Il fico d’India è bello, nutriente e gustoso perfetto per essere consumato soprattutto durante i mesi più caldi. Il fico d’India fa parte dell’identità siciliana è uno dei frutti tipici dell’isola che può essere declinato in tantissime ricette che vanno da quelle più classiche come la marmellata fino al liquore al fico d’india. Ma scopriamo insieme la storia, le proprietà e l’uso in cucina di questo delizioso frutto.

Fico d’India: la storia del frutto siciliano

Le origini del fico d’India o dell’Opuntia Ficus devono essere ricercate nel XVI secolo quando il frutto venne importato dagli stati americani centrali e meridionali. Il fico venne piantato alle pendici dell’Etna e riuscì così a trovare l’habitat ideale e lo sviluppo concreto fino ad oggi.

Il Fico d’India è un frutto molto resistente che si è ambientato in Sicilia velocemente, crescendo e diventando una pianta tipica della regione, grazie proprio alla sua spontaneità della vegetazione e al gusto delizioso del frutto che si può raccogliere facilmente e degustare.

L’albero è famoso per la sua vegetazione selvaggia e peculiare, ma ciò che conquista maggiormente il territorio siciliano nel corso degli anni e della storia è il suo frutto. Un frutto incantevole che per la sua bellezza e sapore pregiato ha ottenuto anche il riconoscimento D.O.P.

Le principali varianti di Fico d’India sono: Sulfarina quello con polpa gialla; la Muscaredda con polpa bianca; la Sanguigna con la polpa rossa e un sapore dolce e goloso.

Proprietà del fico d’India

Il fico d’India è un frutto che presenta diverse proprietà. Questo apporta delle buone quantità di fruttosio, di fibre, vitamine e Sali minerali. Una delle proprietà più vantaggiose è l’ottima quantità di fibra viscosa che è utile alla regolazione e assorbimento intestinale, portando quindi a migliorare il transito intestinale. Inoltre, avendo un buon apporto di antiossidanti e potassio è consigliato soprattutto nei periodi più caldi e dopo aver perso molti liquidi, ad esempio a seguito di un grande esercizio fisico.

Come si puliscono i fichi d’India?

Una delle principali difficoltà quando si ha a che fare con i fichi d’India è sicuramente la loro pulizia e consumo. La soluzione migliore è raccoglierli sempre con i giusti guanti, un coltello e una pinzetta per riuscire a non pungersi e non far entrare le spine nelle mani. I raccoglitori esperti hanno i loro metodi collaudati e in poco tempo riescono a raccogliere grandi quantità di fichi d’india.

Per quanto riguarda la pulizia dei fichi d’india per mangiare il loro frutto goloso, bisogna innanzi tutto metterli in ammollo. Dopo averlo lavato bisogna metterlo su un piano o un piatto, bisogna prendere una forchetta per tenerlo fermo mentre si procede alla pulizia con il coltello. Una volta pulito dalle spine si potrà degustare questo famoso e delizioso frutto siciliano.

I migliori usi in cucina del fico d’india

Il fico d’india siciliano può essere utilizzato per tantissime preparazioni. In pasticceria viene usato sia per preparare il gelato sia per la realizzazione di deliziose granite, e in alcuni casi anche di creme. In casa invece si possono preparare altre prelibatezze. Tra le principali troviamo:

La mostarda ai fichi d’india: la mostarda è una marmellata densa che assomiglia più a una crema. Questa mostarda deve essere preparata con i fichi d’india freschi che hanno bisogno di cuocere all’interno di una pentola dai bordi alti. Quando si spappoleranno i fichi d’india e avranno espulso tutto il loro succo, bisogna rimettere il liquido nella pentola con cannella e garofano. A questo punto bisogna cuocere man mano fino a quando il composto non bolle e si ottiene un prodotto molto denso.

Confettura di fico d’India: la confettura, invece, richiede che si vada a far bollire il frutto con lo zucchero fino ad ottenere un prodotto leggermente trasparente e gelatinoso che può essere poi usato per preparare delle deliziose crostate al fico d’india, dei biscotti ripieni, per farcire delle torte.

Liquore al fico d’India: il liquore necessità di 1 litro di alcool in cui devono macerare i fichi d’india tagliati a pezzi con l’aggiunta di acqua e zucchero. La miscela deve essere lasciata agire per almeno una settimana o dieci giorni prima di dar vita a un delizioso liquore dai colori accesi e sgargianti.

Queste sono solo alcune delle preparazioni deliziose che si possono fare con un buon fico d’india.

Domenica Lunedi Martedì Mercoledì Giovedi Venerdì Sabato Gennaio Febbraio Marzo Aprile Può Giugno luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre

Nuovo Registro conti

Hai già un account?
Entra invece O Resetta la password